Perdere peso può essere una vera sfida, una battaglia. “Non riesco a dimagrire!” è una frase che avrai detto o sentito molto spesso. La battaglia contro il peso in eccesso può essere frustrante, soprattutto quando sembra che tutti gli sforzi per perdere peso non portino ai risultati desiderati.
In questo articolo, parleremo di alcuni ormoni che influenzano il metabolismo e quindi il peso corporeo. Questi ormoni sono come piccoli messaggeri che dicono al tuo corpo quanta energia usare e come immagazzinare il cibo che mangi. Se questi ormoni non sono in equilibrio, specialmente nelle donne, può diventare molto difficile perdere peso, anche con una dieta e un’attività fisica costante. Questo può causare molta frustrazione e portare a interrompere la dieta. E se non hai le giuste armi, come un buon metabolismo e ormoni in equilibrio, sarà difficile vincerla.
Sebbene dieta ed esercizio fisico siano elementi cruciali, talvolta ci sono fattori endocrini sottostanti che possono ostacolare la perdita di peso. Condizioni come ipotiroidismo, PCOS, resistenza all’insulina, problemi surrenalici e disturbi del sonno possono giocare un ruolo significativo nel tuo peso. Ricorda, ogni persona è unica e un trattamento personalizzato è spesso la chiave per il successo.
Le Cause Principali del Mancato Dimagrimento
Il dimagrimento è apparentemente una questione molto semplice: un bilancio negativo tra l’energia introdotta con gli alimenti e quella bruciata durante le varie attività giornaliere. Nella pratica, invece, dietro la perdita di peso c’è tanto altro. Ciò che rende difficoltosa la perdita di peso è uno squilibrio nel dispendio energetico, ossia quando le calorie assunte con l'alimentazione superano quelle spese con l'attività fisica e il metabolismo a riposo.
1. Fattori Ormonali
L’endocrinologo ha un ruolo molto importante quando si tratta di raggiungere e mantenere il peso ideale, o il peso “giusto”. Immagina che il tuo corpo sia una macchina che funziona tutto il tempo, anche quando dormi. Per funzionare, questa macchina ha bisogno di energia, proprio come una macchina ha bisogno di benzina.
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- Ipotiroidismo: L’ipotiroidismo è una condizione in cui la ghiandola tiroidea non produce abbastanza ormoni tiroidei, fondamentali per il metabolismo. Questi ormoni tiroidei sono cruciali per il metabolismo basale. Se sospetti di avere ipotiroidismo, consulta un endocrinologo per un esame del sangue che misuri i livelli degli ormoni tiroidei.
- PCOS (Sindrome dell’Ovaio Policistico): La PCOS è una condizione comune tra le donne in età fertile e può causare un aumento di peso, specialmente nella zona addominale. Un endocrinologo può aiutarti a gestire la PCOS attraverso cambiamenti nello stile di vita e, se necessario, con farmaci che migliorano la sensibilità all’insulina.
- Resistenza all’insulina: La resistenza all’insulina può portare ad un aumento di peso, soprattutto nella zona addominale. La resistenza all’insulina può essere gestita con una dieta a basso contenuto di carboidrati, esercizio fisico regolare e, in alcuni casi, farmaci.
- Ghiandole surrenali: Le ghiandole surrenali producono ormoni come il cortisolo, che può influenzare il peso. La gestione dello stress è fondamentale. Tecniche di rilassamento, come la meditazione e lo yoga, possono essere utili.
- Disturbi del sonno: Assicurati di avere una buona igiene del sonno. Dormire almeno 7-8 ore per notte è fondamentale per mantenere l’equilibrio ormonale. C’è una relazione tra dormire e dimagrire?
2. Errori Comuni nella Dieta
Spesso, la mancanza di progresso nella perdita di peso è dovuta a una mancanza di consapevolezza riguardo a ciò che si mangia e a quanto si mangia.
- Sottostima delle quantità di cibo introdotte: Durante un periodo di restrizione calorica è fondamentale pesare gli alimenti da assumere perché basterebbero poche sviste per arrivare ad introdurre anche 400 Kcal in più del previsto che potrebbe rappresentare anche il 30% delle calorie totali giornaliere.
- Diete drastiche e ipocaloriche: Fare una dieta drastica che ti porta a perdere molti kg in poco tempo è controproducente: il peso scende ma non si può parlare di dimagrimento, in quanto il peso perso è soprattutto acqua e massa magra (e non massa grassa!). In media per perdere davvero 1 kg di grasso ci vogliono 2-4 settimane. Un dimagrimento fisiologico prevede una perdita media di peso pari a 0,5-1% del proprio peso corporeo a settimana.
- Calorie nascoste: Cucchiaini di zucchero nel caffè, nel tè, bevande zuccherate, olio sulla verdura o nei pasti in mensa o al ristorante,… sono tutte “calorie nascoste”. Zucchero e olio sono entrambe sostanze di uso comune e molto caloriche, a cui spesso non si presta attenzione a quanto frequentemente vengono consumate e in quale quantità. Sono a dieta, mangio poco, ma non dimagrisco? Il primo aspetto da considerare è che molto spesso può capitarti di sottovalutare quante calorie introduci e di ritrovarti ad ingrassare senza un motivo: i cucchiaini di zucchero in ogni caffè (e se ne bevi molti le calorie salgono facili), i condimenti grassi in sughi e verdure, la barretta o lo shaker proteico che proprio perché “fit” non li consideri come fonte calorica (quando, invece, lo sono!). Tra le famose calorie nascoste ci sono soprattutto quelle dei condimenti che, nel caso di olio e burro, sono molto calorici e che spesso vengono aggiunti senza pensarci troppo anche in abbondanza.
- Cibi densamente energetici: I cibi densamente energetici sono una categoria di alimenti che, anche se poco voluminosi, contengono molte calorie e pochi nutrienti utili (calorie vuote). Anche se sicuramente buoni e gratificanti per il palato e la mente, non sono così sazianti.
- Mancanza di alimenti integrali e nutrienti: Un’altra ragione è, indipendentemente dal piano alimentare seguito, la mancanza di alimenti integrali e nutrienti. Affidarsi a cibi elaborati può infatti compromettere la perdita di peso, anche se sono adatti al keto: basti considerare alla tendenza ad aggiungere alle proprie abitudini alimentari dei prodotti come snack bar, dessert keto e altri cibi confezionati tra un pasto e l’altro. Inoltre, mangiare troppi cibi pronti come hot dog e fast food quando si è di corsa può rallentare la perdita di peso. Ricordiamo di fatti come tali alimenti siano del tutto privi di utili sostanze nutritive: di contro, si tratta di prodotti ricchi di calorie e poveri di vitamine, minerali e antiossidanti.
- Spuntini frequenti: Spesso è difficile resistere alla tentazione di fare uno spuntino ma, anche se sano, questa tendenza può correre il rischio di mettere i bastoni tra le ruote ai vostri obiettivi di dimagrimento.
3. Stile di Vita e Abitudini
- Mancanza di attività fisica: Dimagrire non riguarda solo la dieta. L'attività fisica è un componente essenziale per qualsiasi programma di perdita di peso. L'esercizio fisico aiuta a bruciare le calorie in eccesso e a migliorare la composizione corporea. Più ti muovi, più consumi, più la richieste di energie si alza. Fare attività sportiva è sempre un ottimo modo per favorire la perdita di peso, sia perché contribuisce ad aumentare il dispendio energetico sia perché instaura un contesto metabolico che favorisce il dimagrimento. L’allenamento migliore per perdere peso è quello che comprende allenamenti con i pesi (per mantenere il tono muscolare) e allenamenti di resistenza (corsa, circuiti,…) per bruciare calorie.
- Stress e mancanza di sonno: Dal punto di vista fisiologico, lo stress si traduce in un aumento dei livelli di cortisolo che, indirettamente, possono influenzare negativamente la perdita di peso. Dormire troppo poco e non avere una buona qualità del sonno (sonno disturbato, risvegli notturni) aumenta i livelli di stress. Dormire a sufficienza è fondamentale per sostenere un metabolismo sano.
- Mancanza di consapevolezza: Mancanza di consapevolezza: Spesso, la mancanza di progresso nella perdita di peso è dovuta a una mancanza di consapevolezza riguardo a ciò che si mangia e a quanto si mangia.
- Mangiare emotivo: Molte persone mangiano in risposta alle emozioni, il che può portare a un eccesso di calorie.
4. Fattori Genetici e Metabolismo
- Fattori genetici: La genetica può svolgere un ruolo nel determinare quanto velocemente perdi peso. Un team di ricerca internazionale, guidato dagli studiosi dell'Università di Exeter (Regno Unito), ha analizzato i dati della UK Biobank, il più grande database biomedico del Regno Unito, incrociando le informazioni genetiche di circa 500.000 persone. Lo studio ha consentito di evidenziare come la variante genetica avesse una incidenza sul peso corporeo, riuscendo a stabilire di quanti kg di troppo fosse responsabile.
- Metabolismo a riposo: Questa variante è associata a una riduzione del dispendio energetico a riposo, che si traduce in circa il 60-70% del dispendio energetico totale.
- Adattamento metabolico: Il corpo è una macchina che si adatta e che, per funzionare, ha bisogno di un livello minimo di energia, altrimenti blocca tutti i processi che richiedono uno sforzo e che non sono strettamente vitali.
- Disbiosi intestinale: Nel nostro intestino albergano oltre 400 specie batteriche che in condizioni di equilibrio non esercitano alcun effetto patogeno sulla nostra salute (eubiosi). Quando diminuisce il numero di batteri vantaggiosi, l'equilibrio della microflora batterica si spezza e si parla di disbiosi con iperproliferazione di microrganismi pericolosi. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato, ad esempio, come la proliferazione del phylum Firmicutes a livello intestinale determina un aumento dei livelli di LPL circolanti (lipoprotein-lipasi), un enzima che stimola un accumulo di trigliceridi nel tessuto adiposo favorendo in questo modo il sovrappeso.
5. Strategie e Approcci
- Consultare un professionista: Prima di iniziare qualsiasi programma di perdita di peso, è importante consultare un professionista della salute. Questo passo è fondamentale per valutare la perdita di peso necessaria e le strategie migliori da intraprendere.
- Dieta Chetogenica (VLCKD): La VLCKD è un'opzione che ha dimostrato di essere efficace nella gestione del peso. Questo approccio si basa sulla riduzione dei carboidrati e dei lipidi, mantenendo un apporto proteico adeguato per indurre uno stato di chetosi. Il Metodo Pentadiet® rappresenta un approccio multifase mirato alla riduzione del peso corporeo mediante l'adozione di una dieta chetogenica normoproteica a bassissimo apporto calorico, nota come Very Low Calorie Ketogenic Diet (VLCKD). Numerosi studi scientifici hanno ampiamente convalidato l'efficacia di questo metodo nel favorire la perdita di peso.
Tabella: Cause Comuni del Mancato Dimagrimento
| Causa | Descrizione | Soluzione |
|---|---|---|
| Ipotiroidismo | Produzione insufficiente di ormoni tiroidei | Consultare un endocrinologo per terapia ormonale |
| PCOS | Squilibrio ormonale nelle donne | Gestione con dieta, esercizio e farmaci |
| Resistenza all’insulina | Ridotta sensibilità delle cellule all'insulina | Dieta a basso contenuto di carboidrati, esercizio |
| Stress elevato | Aumento dei livelli di cortisolo | Tecniche di rilassamento, yoga, meditazione |
| Sonno insufficiente | Meno di 7-8 ore di sonno a notte | Migliorare l'igiene del sonno |
| Sottostima calorie | Consumo inconsapevole di calorie extra | Pesare gli alimenti e monitorare l'apporto calorico |
| Mancanza di esercizio | Scarsa attività fisica | Aumentare l'attività fisica regolare |
| Cibi elaborati | Consumo eccessivo di cibi trasformati | Preferire alimenti integrali e nutrienti |
Il problema della perdita di peso può rivelarsi complesso e pieno di sfide, macomprendere le ragioni dietro il mancato successo può fare la differenza. Non riesci a dimagrire? Ecco le cause.
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