Le proteine in polvere sono tra gli integratori alimentari più utilizzati dagli sportivi, ma adatti anche per coloro che vogliono potenziare l’apporto di questi nutrienti all’interno della propria dieta.
Per aumentare l’apporto proteico quotidiano possono essere utilizzati prodotti di questo tipo, ottenuti da caseina, siero di latte, soia o uova.Le proteine in polvere possono offrire numerosi vantaggi all’organismo proprio perché sono un componente essenziale per il mantenimento dell’equilibrio dell’organismo.
Le proteine sono delle macromolecole essenziali che svolgono un importante ruolo per diverse funzioni fisiologiche. Sebbene grazie a una alimentazione ben bilanciata si possa assicurare un adeguato quantitativo di proteine, in alcuni casi può rendersi necessario aumentarne l’apporto attraverso degli integratori appositi.
In questi casi, è possibile scegliere tra una vasta gamma di proteine in polvere che si differenziano in base ai tempi di assorbimento, alla matrice da cui sono ricavate e ai processi tecnologici utilizzati.
Questi prodotti sono solitamente consigliati per gli atleti o per coloro che si dedicano ad attività fisiche agonistiche o intense. Un ulteriore vantaggio è costituito dalla disponibilità di svariate alternative che si adattano anche a coloro che seguono una dieta vegana o vegetariana: in quanto possono assumere delle proteine a base di fonti vegetali come la soia o i piselli.
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Il quantitativo da utilizzare è da regolare in base alle proprie esigenze personali, ma anche al proprio stile di vita. Inoltre, non basta assumere delle proteine in polvere per controllare il peso ed aumentare la massa muscolare: per questo è consigliabile, oltre a calcolare il BMI, rivolgersi ad un professionista in grado di consigliare come bilanciare ed integrare la propria dieta sulla base dell’attività fisica svolta.
È importante assumere questi integratori in maniera costante per poter notare dei benefici a lungo termine, solitamente sono necessarie almeno un paio di settimane.
Studio di Joe Fazer: Proteine e Acne
Joe Fazer si descrive come il "tipico ragazzo da palestra", che ama l'allenamento, il pollo e il riso e ovviamente i frullati proteici quotidiani. Ma Joe ha sofferto di brutti attacchi di acne e, mentre cerca di capirne la causa, si chiede se i frullati proteici abbiano qualche effetto.
Una rapida ricerca su Google mostra che un consumo eccessivo di proteine del siero del latte rischia di provocare l'insorgenza di acne. Ma Joe non si è accontentato di una risposta su Internet: ha voluto fare una prova sul campo.
Joe ha riunito cinque amici che frequentano regolarmente la palestra per mettere alla prova la sua teoria. Per i prossimi 30 giorni, avrebbero bevuto 3 frullati di proteine al giorno, per un totale di 90 frullati in 30 giorni.
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Ben ha detto di aver notato un paio di macchie in più, ma mentre Joe sfogliava le foto giornaliere, ha commentato che si trattava di "un numero molto, molto ridotto".
I frullati proteici causano l'acne? Sì, possono causare qualche piccolo brufolo qua e là, ma alla fine i grossi focolai di acne che si presentano non sono dovuti ai frullati proteici. Saranno altri i fattori da tenere in considerazione". ' Il mio consiglio? Continua a berli senza problemi.
Il Verdetto Finale sulla Relazione tra Proteine del Siero di Latte e Acne
Al momento non disponiamo di prove concrete che suggeriscano che le proteine del siero di latte causino l'acne. La maggior parte dei dati in nostro possesso è di tipo osservazionale o si basa su rapporti di casi, che non sono affidabili per trarre conclusioni reali, in quanto non ci sono gruppi di "controllo" con cui confrontare i soggetti e non c'è un modo reale per determinare la causa potenziale della comparsa dell'acne.
Il legame tra l'assunzione di latticini e l'acne è più solido, ma rimangono ancora degli interrogativi. Ci basiamo ancora su dati osservazionali (anche se questa volta più numerosi) e, nella più ampia revisione sull'argomento al momento, i dati raccolti sono stati ottenuti tramite il richiamo della dieta (che è notoriamente impreciso).
Inoltre, non tutti i latticini sono stati ritenuti in grado di contribuire alla comparsa dell'acne. Nella revisione sopra citata, i ricercatori hanno scoperto che sia lo yogurt che il formaggio non erano associati in modo significativo allo sviluppo dell'acne.
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È importante notare che ci possono essere persone geneticamente più predisposte alla comparsa dell'acne quando mangiano determinati alimenti. I latticini sono stati evidenziati come un potenziale fattore di rischio, ma anche gli alimenti ad alto contenuto di zuccheri e i cibi grassi... e questo solo dal punto di vista alimentare!
Altri Potenziali Fattori di Rischio per l'Acne
Altri potenziali fattori di rischio sono: anamnesi familiare, sovrappeso, obesità, pelle grassa o mista, cicli mestruali irregolari, fumo, uso improprio di cosmetici, uso prolungato di dispositivi elettronici, scarsa qualità del sonno, stress, temperature elevate, esposizione al sole, inquinamento atmosferico e altro ancora.
Quindi, prima di dare subito la colpa alle proteine in polvere, sarebbe bene spuntare prima tutti questi altri possibili elementi: in genere i focolai di acne si verificano in presenza di una costellazione di problemi; molto raramente è possibile isolare la colpa a un solo elemento.
Alimenti da Limitare per Prevenire l'Acne
La pelle è spesso la cartina di tornasole di infiammazioni che si riscontrano all’interno del corpo e che molte volte sono causate da una scorretta alimentazione.
«In caso di acne, invece, sono sconsigliati i carboidrati raffinati che innescano una risposta insulinica che causa infiammazione. Anche gli spuntini zuccherini stimolano l’infiammazione e la produzione di ormoni che riempiono i pori di sebo in eccesso.
Il consiglio quindi è quello di saltare pane bianco e pasta non integrale, patatine, pasticcini e dessert. Per quanto riguarda il cioccolato, oltre a essere un alimento altamente zuccherino, è anche ad alta percentuale di grassi. Ecco perché andrebbe fortemente limitato, anche se non eliminato del tutto, se si soffre di acne.
Latte scremato: la caseina e i prodotti che la contengono (latte e formaggi) è stato identificato come il presunto colpevole dell’acne in età adulta.
Oli vegetali: gli oli vegetali lavorati come mais, girasole, soia e semi di cotone sono spesso accusati di contribuire al crearsi di una pelle problematica.
Polvere di proteine del siero di latte: troppe proteine possono alimentare i muscoli, ma fanno male alla pelle. Una possibile spiegazione è che gli amminoacidi presenti nella polvere proteica del siero di latte possano stimolare il corpo ad aumentare i suoi livelli di insulina naturale, il che favorisce l’insorgenza dell’acne dell’adulto».
Ecco la lista dei migliori e dei peggiori alimenti per la pelle a tendenza acneica.
- Carboidrati raffinati.
- Spuntini zuccherini.
- Cioccolato.
- Latte scremato.
- Oli vegetali.
- Polvere di proteine del siero di latte.
Integratori e Nutrienti Utili per la Pelle
Uno studio su 80 donne di età compresa tra 25 e 45 anni, con acne da moderata a grave, ha dimostrato che l’assunzione di 1.500 mg di estratto di tè verde al giorno (856 mg di epicatechina gallato) per 4 settimane ha portato a significative riduzioni delle lesioni dell’acne, rispetto al gruppo placebo.
In un piccolo studio clinico, un probiotico contenente Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus delbrueckii e Bifidobacterium bifidum ha ridotto il numero di lesioni dell’acne.
Questo studio ha coinvolto 45 donne di età compresa tra 18 e 35 anni, assegnate in modo casuale a uno dei tre gruppi. Il gruppo A comprendeva le donne che utilizzavano probiotici, il gruppo B quelle che utilizzavano antibiotici e il gruppo C era costituito da donne trattate sia con probiotici che con antibiotici.
Inoltre, è stato dimostrato che nelle donne con acne volgare, l’integrazione con prebiotici [frutto-oligosaccaridi (FOS) e galattoligosaccaridi (GOS)] per 3 mesi ha ridotto i livelli di insulina e peptide C.
Una recente revisione della letteratura segnala che sia i probiotici orali che quelli topici hanno mostrato un potenziale nel riequilibrare il microbioma cutaneo e nel ridurre la gravità dell’acne. I probiotici orali hanno modulato il microbioma intestinale e ridotto l’infiammazione sistemica.
D’altra parte, uno studio su 13 persone con acne infiammatoria, trattate con un integratore quotidiano di olio di pesce contenente 930 mg di EPA per 12 settimane, ha osservato che la gravità dell’acne è migliorata in 8 individui, peggiorata in 4 e rimasta invariata in 1.
Tra gli individui che hanno mostrato un miglioramento, 7 sono stati classificati come affetti da acne da moderata a grave al basale, mentre 3 dei 4 la cui acne era peggiorata sono stati classificati come affetti da acne lieve.
In uno studio, 18 pazienti sono stati nutriti quotidianamente con latte fermentato contenente 200 mg di lattoferrina per 12 settimane. Rispetto ai 18 pazienti del gruppo placebo, il "gruppo lattoferrina" ha manifestato una riduzione significativa delle lesioni infiammatorie (circa il 39%), della gravità dell’acne (circa il 20%) e della quantità di sebo.
La ricerca mostra che le persone con bassi livelli di zinco hanno maggiori probabilità di avere forme gravi di acne.
La niacinamide o nicotinamide è una delle due forme di vitamina B3 (niacina). Il suo meccanismo d’azione antiacne sembra dipendere dall’inibizione delle secrezioni dei sebociti, con conseguente minore produzione di sebo nella pelle.
In uno studio clinico, il complesso attivo del cardo mariano, chiamato silimarina, ha ridotto la gravità dell’acne quando assunto per via orale ogni giorno per 2 mesi.
Uno studio su 80 persone con acne e 80 controlli sani ha rilevato che la carenza di vitamina D è stata rilevata in quasi il 50% dei soggetti affetti da questa condizione, rispetto a solo il 23% nel gruppo di controllo.
Il Ruolo della Dieta Mediterranea e Altri Fattori
Altri studi hanno osservato l’esistenza di un’associazione tra una minore aderenza alla dieta mediterranea e una maggiore insorgenza o gravità dell’acne.
La causa è multifattoriale e in genere dipende da un’eccessiva produzione di sebo, dalla proliferazione batterica e dall’ipercheratinizzazione. La dieta può avere effetti positivi o negativi sul decorso dell’acne vulgaris.
La scelta di alimenti con un indice glicemico elevato, come bibite gassate, pane bianco, caramelle, cereali zuccherati e gelati, scatena elevate fluttuazioni della glicemia.
Un altro studio ha dimostrato che una dieta con un basso indice glicemico (51 ± 1), rispetto a una dieta con un alto indice glicemico (62 ± 2), migliorava l’aspetto della pelle di pazienti con acne volgare, sebbene non si trattasse di un cambiamento statisticamente significativo.
Gli Autori hanno suggerito che probabilmente sono necessarie osservazioni più lunghe di 8 settimane e maggiori riduzioni dell’indice glicemico per confermare il miglioramento dell’acne volgare nei ragazzi adolescenti.
La teoria sopra esposta è stata confermata anche in uno studio condotto su un gruppo di 66 persone, 34 delle quali hanno seguito una dieta a basso indice glicemico per 2 settimane. L’effetto di una dieta a basso carico glicemico è stato confermato in almeno 3 studi della durata di 12 mesi.
Tra i vari fattori dietetici che possono causare o aggravare le lesioni acneiche va menzionato il consumo eccessivo di alcol.
Proteine del Siero del Latte: Benefici e Considerazioni
Le proteine del siero del latte, ricavate durante la produzione del formaggio, costituiscono un prezioso concentrato di componenti benefiche. Queste proteine sono estratte dal siero del latte, un sottoprodotto dell'industria casearia. Attraverso processi di purificazione, si ottengono concentrati proteici utilizzati principalmente negli integratori proteici.
Le proteine del siero del latte si distinguono per il loro rapido assorbimento, perfetto per il reintegro proteico dopo l'allenamento o al mattino. Le sieroproteine, come la lactoferrina e le immunoglobuline, portano diversi vantaggi alla salute.
Alcuni studi preliminari hanno indicato che le sieroproteine potrebbero avere effetti positivi sulla salute mentale. L'α-lattoalbumina, in particolare, contiene amminoacidi che possono favorire la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore coinvolto nel benessere emotivo.
Alcune ricerche suggeriscono che le sieroproteine, in particolare la lactoferrina, potrebbero avere effetti positivi sulla salute orale.
Le proteine del siero del latte, consumate nelle giuste quantità e senza condizioni preesistenti che possano comprometterne l'assorbimento, non danneggiano il fegato. Tuttavia, in presenza di intolleranze, allergie o problemi di salute preesistenti, è consigliabile consultare un professionista prima di introdurre nuovi integratori nella dieta.
Domande Frequenti sulle Proteine del Siero del Latte
- Qual è la differenza tra le proteine del siero del latte e la caseina? Le proteine del siero del latte e la caseina sono due principali proteine del latte, ma differiscono nella loro composizione, assorbimento e funzione.
- Le proteine del siero del latte fanno dimagrire? Le proteine del siero del latte possono contribuire alla perdita di peso supportando la sensazione di sazietà e la costruzione muscolare.
- Possono le proteine del siero del latte causare acne? Non esistono prove dirette che collegano le proteine del siero del latte all'acne. Tuttavia, alcune persone possono essere sensibili ai latticini o agli integratori proteici, il che potrebbe manifestarsi con problemi cutanei.
- Quando è meglio assumere le proteine del siero del latte: prima o dopo l'allenamento? Le proteine del siero del latte sono comunemente assunte sia prima che dopo l'allenamento.
Alternative alle Proteine del Siero del Latte
Le proteine vegane in polvere, come le proteine del pisello o le proteine della canapa, sono un’opzione più sicura e salutare. Inoltre, sarà più facile per il vostro corpo scomporre il frullato di proteine vegetali rispetto a un prodotto lattiero-caseario.
È anche possibile eliminare completamente il mass gainer dalla dieta e utilizzare invece altri integratori. È consigliabile provare questa soluzione se si è esagerato con i mass gainer o se di recente si è notata una nuova comparsa di eruzioni cutanee.