La carnitina (dal latino "caro, carnis", ovvero "carne") è una sostanza naturalmente presente nei tessuti animali. La L-carnitina è naturalmente presente nella dieta umana in una varietà di alimenti, in particolare nella carne rossa. Diverse sono le funzioni che svolge nel nostro organismo: la più nota è quella di trasportare gli acidi grassi all’interno dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, dove vengono convertiti in energia; a livello della membrana mitocondriale interna infatti è presente un sistema di trasporto della carnitina e di alcuni suoi derivati.
La carnitina rientra nell'elenco stilato dal Ministero della Salute "Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico". Diverse sono le proprietà della carnitina per le quali viene utilizzata come integratore, soprattutto in ambito sportivo (per incrementare le performance atletiche) e alimentare (come aiuto per perdere peso).
Funzioni e Benefici della Carnitina
La principale funzione per cui la carnitina è usata è una funzione metabolica. In particolare essa è responsabile del trasporto dei grassi a catena lunga all’interno dei mitocondri cellulari che sono la centrale energetica delle cellule.
In ambito dietetico/alimentare la carnitina svolgerebbe un ruolo importante nel metabolismo dei lipidi, facilitando la trasformazione del grasso in energia e faciliterebbe la combustione dei grassi durante l'esercizio fisico. In ambito più propriamente sportivo la carnitina avrebbe la capacità di facilitare il recupero muscolare dopo la performance atletica e di facilitare la riparazione del tessuto muscolare in caso di danni; aiuterebbe poi a ritardare l'insorgenza della fatica, a mantenere livelli di energia elevati per periodi prolungati durante sforzi fisici e, inoltre, aumenterebbe la resistenza.
Il ruolo della L-carnitina nel metabolismo dei grassi può essere facilmente riassunto: trasforma il grasso in energia. Inoltre, con una concentrazione sufficientemente elevata di L-carnitina libera all'interno, i mitocondri possono mantenere i processi di generazione di energia che dipendono dalla disponibilità di coenzima A libero.
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È stato scoperto che l' integrazione con L-carnitina aumenta l'ossidazione degli acidi grassi in soggetti umani sani. Come prodotto di decomposizione di etichettato gli acidi grassi, etichettati come CO2, sono stati quindi misurati nell'aria espirata. È stato riscontrato che l'integrazione con carnitina induce un aumento del consumo di ossigeno muscolare, fornendo un potenziale meccanismo per ridurre lo stress ipossico dopo l'esercizio di resistenza.
La Carnitina: Dove si Trova e Come Assumerla
La carnitina è contenuta soprattutto negli alimenti di origine animale come la carne ed i prodotti caseari. La L-Carnitina è un derivato aminoacidico, utilizzato oramai da diversi anni come integratore nutrizionale. L'assorbimento della carnitina avviene quasi totalmente nell'intestino tenue.
Una persona media introduce circa 60-180 mg di carnitina / die (2-12 μmol di carnitina / die / kg di peso corporeo, il 75 % della carnitina globale). La differenza di livelli plasmatici di carnitina tra umani onnivori e vegetariani rigorosi non è probabilmente di alcun significato clinico. Data la prevalenza nei prodotti animali - e considerando che questo amminoacido viene sintetizzato a partire da altri due aminoacidi essenziali (non sintetizzabili dall'organismo a velocità sufficiente per soddisfare le richieste metaboliche) - le persone che seguono una dieta vegana potrebbero manifestare deficit di carnitina.
Il Ministero della Salute indica una dose giornaliera massima pari a 1000 mg di carnitina. Si stima che un adulto in buona salute e che segue una dieta variegata assuma in media tra i 60 ai 180 mg al giorno, solo tramite l’alimentazione.
Dosaggio Raccomandato di Carnitina
La quantità di carnitina da assumere può variare in base a diversi fattori, tra cui il peso corporeo, il sesso e gli obiettivi personali (come la perdita di peso o l'aumento della resistenza fisica). È importante seguire le indicazioni specifiche per massimizzare i benefici e ridurre il rischio di effetti collaterali.
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In generale, le dosi raccomandate di carnitina possono variare tra 500 mg e 2.000 mg al giorno. Tuttavia, per personalizzare il dosaggio in base al peso corporeo e al sesso, si possono considerare le seguenti linee guida:
Adulti Maschi:
- Fino a 70 kg: 500 mg al giorno.
- Tra 70 kg e 90 kg: 1.000 mg al giorno.
- Oltre 90 kg: 1.500 mg al giorno.
Adulti Femmine:
- Fino a 60 kg: 500 mg al giorno.
- Tra 60 kg e 80 kg: 750 mg al giorno.
- Oltre 80 kg: 1.000 mg al giorno.
È importante notare che le esigenze di carnitina possono variare anche in base allo stile di vita. Per esempio, le persone che praticano sport regolarmente o che seguono un regime di allenamento intenso potrebbero beneficiare di dosi più elevate. In questi casi, è possibile aumentare l'assunzione fino a 2.000 mg al giorno, sempre sotto consiglio di un medico o di un nutrizionista.
La carnitina può essere assunta in vari momenti della giornata, ma è spesso consigliato assumerla prima dell'allenamento per aumentare la disponibilità di energia e migliorare la performance, oppure al mattino per supportare il metabolismo durante il giorno.
Effetti Collaterali e Controindicazioni
Non risultano claim approvati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) specifici per i prodotti a base di questa sostanza. Un consumo fuori dai limiti di carnitina può causare nausea, crampi addominali, diarrea e vomito. Se si sospetta ipersensibilità al principi attivi è meglio astenersi dall’assunzione di questa sostanza.
In caso di iperdosaggio da carnitina gli effetti avversi cui si va più spesso incontro sono nausea, vomito, crampi addominali e diarrea. Gli effetti collaterali più comuni, osservati in seguito all'utilizzo di integratori di Acetil-L-Carnitina, sono: nausea, vomito, crampi addominali e diarrea. In termini di integrazione, l’assunzione di 3 grammi o più al giorno di carnitina può causare nausea, vomito, crampi allo stomaco, diarrea e odore di pesce.
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Sono noti casi di ipersensibilità al principio attivo, per cui i pazienti che presentano questa condizione conclamata farebbero bene ad astenersi dall’uso. Inoltre, può peggiorare i sintomi dell’ipotiroidismo e aumentare il rischio di convulsioni in persone con epilessia. Il suo utilizzo è generalmente sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento.
Noto l'effetto biologico dell'Acetil-L-Carnitina, l'uso di integratori a base di questo principio attivo dovrebbe essere strettamente supervisionato dal medico in caso di concomitanti patologie cardiovascolari, neurologiche e psichiatriche. L'uso concomitante di analoghi della didanosina, zalcitabina, stavudina, di acido valproico, oltre che di alcuni antibiotici, potrebbe compromettere le normali proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche della L-Carnitina.
Prima di iniziare un'integrazione di carnitina, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute, specialmente se si hanno condizioni mediche preesistenti o si stanno assumendo altri farmaci.
La Carnitina Fa Dimagrire?
La carnitina non fa dimagrire in sé, e questo vale per qualsiasi integratore, cibo o attività fisica. Alla carnitina viene attribuito un effetto dimagrante poiché si suppone giochi un ruolo nel metabolismo dei grassi. Aiuterebbe infatti a bruciarne di più e più a lungo per fornire energia all’organismo. Tale effetto è tuttavia ancora presunto e non confermato scientificamente.
Questo fa sì che la carnitina sia stata ritenuta un valido aiuto all’interno di un percorso alimentare volto al dimagrimento e alla ricomposizione corporea. Sì, la carnitina può supportare il processo di dimagrimento, soprattutto se associata a dieta e attività fisica. Se si desidera perdere peso non è salutare affidarsi unicamente a degli integratori: occorrono piuttosto una dieta adeguata stilata da un professionista e uno stile di vita sano.
Deficit di Carnitina
La carenza o deficit di carnitina è piuttosto rara, e dovuta principalmente a fattori esterni, quali dieta inadeguata o alcune malattie e disturbi. In particolare:
- Regimi alimentari inadeguati, ad esempio è frequente in chi segue una dieta vegana “fai da te”, senza il supporto di un nutrizionista;
- In presenza di diarrea o diuresi eccessivamente abbondante;
- In presenza di problemi relativi al metabolismo, ad esempio causati da alcune malattie genetiche;
- Qualora vi siano malattie o problemi relativi ai reni e/o al fegato.
Il deficit sistemico di carnitina è una rara sindrome genetica autosomica recessiva, caratterizzata da un quadro clinico grave e progressivo contraddistinto da cardiomiopatia, miopatia scheletrica, ipoglicemia ed iperammonemia.
Considerazioni Finali
La L-Carnitina è un derivato aminoacidico sintetizzato nell'organismo umano, prevalentemente a livello epatico e renale. L'attività più nota della carnitina è il suo ruolo come trasportatore di acidi grassi a lunga catena nella matrice mitocondriale, sede nella quale gli acidi grassi vengono convertiti in energia tramite il processo di Beta-Ossidazione.
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.
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