La Dieta dei Sette Chili in Sette Giorni: Rischi e Controindicazioni

Negli annali delle diete veloci e miracolose, la "dieta dei 7 chili in 7 giorni" si è guadagnata una certa fama. Ma è davvero efficace? O è solo un'altra bufala pericolosa? La risposta è sì, è possibile riuscire a perdere davvero 7 chili in 7 giorni, ma non senza conseguenze. Ridurre drasticamente l'apporto calorico può far sì che il corpo entri in uno stato di "allarme", percependo la mancanza di cibo come una minaccia alla sopravvivenza. Le diete drastiche, anche se sembrano efficaci, perché in grado di farci perdere peso in breve tempo, si rivelano sempre controproducenti.

Cosa sono le diete lampo?

Per dieta “lampo” si intende un regime alimentare ipocalorico che ha come obiettivo principale un dimagrimento piuttosto rapido e consistente (la tipica dieta “perdi 7 Kg in 7 giorni”). Molto spesso si tratta di proposte alimentari mono-alimento, ossia basate sul consumo prevalente di un solo alimento o di una sola categoria di alimenti (es. dieta del minestrone, dieta dello yogurt, dieta della banana, etc.). Queste diete riscuotono il maggior successo nei mesi che precedono l’estate, in quanto sempre più persone corrono ai ripari dell’ultimo minuto per superare la fatidica prova costume. In realtà, queste diete non fanno affatto dimagrire e possono anzi essere pericolose per la salute.

I pericoli delle diete drastiche

Le diete drastiche, anche se sembrano efficaci, perché in grado di farci perdere peso in breve tempo, si rivelano sempre controproducenti.Il fenomeno del "yo-yo dieting", ossia il ciclico perdere e riprendere peso, è spesso il risultato di diete estreme e non sostenibili nel lungo termine.

Controindicazioni delle diete lampo

Le diete che prevedono una riduzione eccessivamente rapida della quota calorica giornaliera fanno perdere pochi o molti chili ma, dopo il periodo di dieta ferrea, si torna a mangiare normalmente cercando di evitare di ingrassare di nuovo. Le diete fortemente ipocaloriche modificano il metabolismo che, a sua volta, tende a ridurre il consumo di grasso di deposito perché “crede” che ci si trovi in una situazione di scarsa disponibilità di cibo, pertanto è maggiormente incline a rallentare la sua attività e a non consumare i depositi di grasso, la nostra principale riserva energetica.

Con questo meccanismo non è la massa grassa a diminuire (quella che bisognerebbe perdere quando si vuole dimagrire), ma quella magra, cioè i muscoli. La riduzione della massa magra produce un rallentamento del metabolismo e così, quando si interrompe l'alimentazione eccessivamente ipocalorica, esso “brucia" di meno di quanto non facesse prima della dieta, aumentando la possibilità di riprendere il peso perso con tanto di interessi.

Leggi anche: Dieta contro la carenza di ferritina

L'Effetto Yo-Yo

Si definisce "effetto yo-yo" lo stato di una persona che dimagrisce rapidamente e riprende i chili persi altrettanto rapidamente, spesso con gli interessi. Molte persone conoscono bene questa situazione, cioè tutte quelle che sono perennemente a dieta proprio perché hanno spesso adottato regimi alimentari fortemente squilibrati in nutrienti o diete lampo.

Quando si ricomincia a mangiare normalmente dopo un periodo di dieta drastica è molto facile riprendere velocemente tutti i chili persi, soprattutto sotto forma di depositi di grasso.

Alcune conseguenze ricorrenti di queste diete basate su deprivazione ed esclusione, sono paradossalmente il recupero dei chili persi. Più si fanno le diete, più si favorisce l’aumento del peso.Questi cambiamenti sono spesso la causa di un circolo vizioso che vede in una fase successiva il recupero del peso, talvolta in misura maggiore (il famoso effetto yo-yo).

Esempi di diete pericolose

Vuoi una forma smagliante e hai deciso di perdere peso in pochi giorni, perché la prova costume è dietro l’angolo? Allora, prendi nota di queste 3 diete pericolose per la salute e pensaci bene prima di seguirne una. Le diete lampo, soprattutto quelle iperproteiche, possono fare molti danni ed evitarle ti difende da problemi che mettono a serio rischio il tuo benessere.

La Dieta Dukan

La Dukan, infatti, prevede solo il consumo di 100 alimenti, suddivisi in 28 del mondo vegetale e 72 del mondo animale. Qual è, secondo i maggiori nutrizionisti, il problema della dieta Dukan? Troppe proteine aumentano la produzione di acido urico che, se non smaltito bene, causa calcoli ai reni con coliche dolorose. Ti hanno mai detto che il nostro organismo ha bisogno di carboidrati per produrre energia e che in loro assenza si “ciba” dei nostri muscoli?

Leggi anche: Alimentazione e Disbiosi: Guida Completa

La Dieta Plank

La dieta Plank è un regime alimentare che promette un rapido dimagrimento. Dalle origini e dall’efficacia controversa, si tratta di una rigida alimentazione iperproteica, articolata in un menu inflessibile che deve essere rispettato pedissequamente. La dieta promette di far perdere addirittura 9 chili in 15 giorni, ma funziona davvero?La dieta Plank è una strategia alimentare iperproteica e ipocalorica, mirata a un repentino dimagrimento, che promette di far perdere addirittura 9 chili in 15 giorni. Il nome richiama quello del fisico tedesco, Max Planck ma, a parte l’assonanza nella denominazione, non ci sarebbe alcun tipo di legame con il famoso scienziato. Dopo le 2 settimane, non è prevista alcuna fase di mantenimento, dal momento che, secondo gli autori della dieta, il peso “rimarrebbe” costante per circa 3 anni, grazie alle modifiche metaboliche suscitate nell’organismo.

Essendo una dieta iperproteica, la dieta Plank si basa su un alto consumo di alimenti che contengono proteine, soprattutto di origine animale. La dieta Plank può essere definita una dieta lampo, dal momento che i tempi di durata sono estremamente brevi: 14 giorni. Come già espresso, si tratta di una dieta iperproteica e ipocalorica, che introduce una quantità di proteine notevolmente superiore alle raccomandazioni per una alimentazione equilibrata. Come accennato, nella dieta Plank viene ideato un menù che comprende gli alimenti permessi (soprattutto carne e pesce), e che prevede 3 pasti al giorno, senza spuntini. In base a quanto detto prima, è possibile proporre un menù tipico della dieta Plank a titolo puramente esemplificativo. Nel menu giornaliero della dieta plank è previsto un consumo molto elevato di acqua, pari ad almeno due litri quotidiani.

Come si può notare da questo menù esemplificativo, la dieta è molto rigida e restrittiva, e si basa sul consumo di un numero molto ridotto di alimenti. La dieta Plank permette una significativa perdita di peso già nelle fasi iniziali. La dieta Plank funziona davvero? Nella maggior parte dei casi, la dieta Plank funziona, ma solo perché si instaura un regime strettamente ipocalorico. Dunque, è alla drastica riduzione energetica della dieta Plank che va imputata la notevole perdita di peso.

Tuttavia, la rapidità del dimagrimento dovrebbe scoraggiare dall’intraprendere una simile pratica. Insieme alla perdita di peso, infatti, sembra non verificarsi una rilevante perdita di grasso. Inoltre, con un calo ponderale repentino si può rischiare di perdere anche massa muscolare. Infine, per quanto riguarda la notevole perdita di peso, con dieta equilibrata non è possibile perdere più di 700-1000 grammi a settimana. Per tutti questi motivi, una strategia alimentare che promette dimagrimenti elevati in pochissimo tempo non deve essere considerata credibile.

È importante sottolineare, che la dieta Plank è uno di quei protocolli dietetici che nessun professionista consiglierebbe a un suo paziente. Poiché in questa dieta non sono previste fibre, carboidrati e grassi sani, inoltre, l’apporto nutrizionale risulta molto sbilanciato. Questo può causare costipazione, carenze e anche effetti collaterali per chi ha delle patologie preesistenti quali diabete, colesterolo, anemia, disfunzioni renali e disordini metabolici. In alcuni casi, possono verificarsi importanti squilibri ematochimici. Tra le altre controindicazioni della dieta plank, inoltre, si potrebbe verificare un brusco cambio dell’umore e un bisogno crescente di cibi comfort per sopperire alla “depressione” alimentare causata da un regime troppo restrittivo e senza soddisfazioni per il palato. Chi non deve fare la dieta Plank?

Leggi anche: Benefici di una dieta sana

Alternative sane per dimagrire

Non è meglio, allora, prepararsi al mare con una dieta dimagrante lenta ed efficace, che ti permette di perdere peso gradualmente per non recuperarlo?

Come dimagrire in modo sano

In caso di sovrappeso od obesità, i rimedi “fai da te” possono essere pericolosi. È sempre opportuno rivolgersi a un medico specializzato in Scienze dell’Alimentazione o a un/a dietista che, sulla base delle caratteristiche individuali, stabilità una dieta adeguata a garantire una perdita di peso graduale e l’assunzione di tutti i nutrienti essenziali per l’organismo.

Affidati a uno specialista per un piano alimentare fatto su misura per te, tenendo conto delle tue abitudini di vita e dei tuoi gusti a tavola.

Ecco alcuni consigli, che forse non brillano per originalità, ma se messi in pratica, eviterebbero l’insorgenza di molti grattacapi. Nulla può sostituire un’alimentazione equilibrata e varia.

Non bisogna fraintendere questo discorso delicato, bisogna sempre tenere sotto controllo il proprio peso (soprattutto quando è eccessivo o si perdono chili più del necessario) e questo deve essere fatto con l’aiuto di professionisti del settore, come nutrizionisti e medici specialisti. Ma è necessario essere consapevoli che la visita non deve essere fatta solo per perdere kg per poter andare a mare senza imbarazzo, ma deve essere svolta per imparare un giusto comportamento alimentare che ci accompagnerà per tutta la vita e che ci permetta di mangiare in modo sano (e non punitivo) con tutti gli sfizi del caso. Questo tipo di comportamento detta delle regole non scritte e non limitanti la nostra vita sociale, che ci farà conoscere il “galateo” alimentare, una guida per mangiare senza privazioni e senza esagerazioni.

Tutte le raccomandazioni e i consigli presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo educativo ed informativo e si riferiscono al tema trattato in generale, pertanto, non possono essere considerati come consigli o prescrizioni adatte al singolo individuo, il cui quadro clinico e condizioni di salute possono richiedere un differente regime alimentare.

tags: #dieta #sette #chili #in #sette #giorni

Scroll to Top