Lo stracchino è un formaggio fresco dalla consistenza morbida e cremosa e dal gusto delicato, molto versatile in cucina. Il latte con il quale viene prodotto lo stracchino fresco proviene dai migliori allevamenti locali.
Ottimo sul pane fresco e crackers, è insostituibile in cucina, soprattutto da utilizzare per mantecare o insaporire gustose ricette.
Caratteristiche dello Stracchino
Lo stracchino più comune è quadrato o rettangolare, di colore bianco perlato, dalla pasta umida. Alcune specialità possono presentare una sottile crosta (tipo lo stracchino bronzone bergamasco).
- Nome: Stracchino
- Sapore: Tipico latteo, gradevole, assenza di colori anomali
- Pasta: Morbida e cremosa
- Conservazione: In frigorifero tra +0° e +4°C
- Ingredienti: Latte, sale, caglio, fermenti lattici
- Allergeni: Latte
- Tempo di conservazione: 20 giorni
- Prodotto e confezionato da: Caseificio Tomasoni S.R.L.
Valori Nutrizionali dello Stracchino
In riferimento ai valori nutrizionali, troviamo per una porzione di 100 gr 25,1 gr di lipidi e 18,5 gr di proteine, per un totale di 300 calorie.
Ecco una tabella riassuntiva dei valori nutrizionali per 100g di stracchino:
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| Valore Nutrizionale | Quantità (per 100g) |
|---|---|
| Valore energetico | 1189/287 kJ/kcal |
| Grassi | 24 g |
| di cui saturi | 16,6 g |
| Carboidrati | 1,92 g |
| di cui zuccheri | 1,67 g |
| Proteine | 15,8 g |
| Sale | 0,95 g |
Lo stracchino è composto da acqua per il 54%, proteine (19%), grassi (25%) e zero carboidrati.
Stracchino: usi in cucina
Lo stracchino è diffuso in tutta Italia, dove si è diversificato in più tipologie inserite all’interno dei PAT. Lo stracchino è un altro formaggio fresco, ma presenta elementi leggermente diversi rispetto alla crescenza. Entrambi i formaggi trovano numerosi impieghi in cucina grazie alla loro versatilità.
Lo stracchino è un formaggio da tavola tra i più famosi e apprezzati, insieme alla robiola. Caratterizzato da un sapore acidulo e da una consistenza morbida, è ideale da gustare da solo, a fine pasto, ma è anche adatto anche ad arricchire tante ricette gustose, dagli antipasti ai piatti unici.
Viene usato con la stessa valenza della crescenza, ma conferisce un tocco più deciso e sostanzioso: provalo nelle torte salate, negli gnocchi (si combina ottimamente alla salsiccia) e come ripieno per omelette appetitose.
Tutti e due, infine, si prestano a essere gustati così come sono, al naturale, accompagnati da insalate o verdure grigliate, per i pasti di tutti i giorni, oppure in chiave gourmet, affiancati a composte e marmellate, se non con la mostarda, per restare nel territorio.
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Il consiglio? Tirali fuori dal frigorifero dai 15 ai 30 minuti prima di mangiarli, così da valorizzarne pienamente consistenza e gusto.
Differenze tra Stracchino e Crescenza
Tipici del Nord Italia, crescenza e stracchino sono due formaggi freschi che spesso vengono confusi dai consumatori: i termini, a volte, sono usati come sinonimi perfino dai produttori. Del resto la crescenza appartiene alla famiglia degli stracchini (di cui fa parte anche la robiola).
Entrambi sono prodotti caseari italiani che condividono moltissime caratteristiche, dalla pasta molle al colore bianco, tanto che la stessa crescenza appartiene alla famiglia degli stracchini, come lo sono per esempio la robiola, il quartirolo lombardo o la casatella trevigiana. Qualche differenza, però, c’è e riguarda il metodo di lavorazione e, a cascata, anche le proprietà organolettiche e i valori nutrizionali. Variazioni seppur sottili che possono influire sull’uso in cucina delle due specialità.
La crescenza è un formaggio fresco a pasta molle, umida e senza crosta, ottenuto da latte vaccino intero pastorizzato. Ha un aspetto lucido, una consistenza soda e untuosa, che si rivela cremosa, facile da spalmare. Il sapore è lievemente acidulo, delicato e dolce, con un tenue aroma di latte.
Dalle descrizioni si possono cogliere alcune differenze. La crescenza è un formaggio freschissimo, da mangiare nel giro di una manciata di giorni dalla sua produzione, mentre lo stracchino può subire una brevissima fase di stagionatura: nel primo caso la consistenza è più cremosa, mentre nel secondo è più sostenuta. Dal punto di vista nutrizionale, i due prodotti sono abbastanza simili, ma lo stracchino tende a contenere una leggera percentuale di grassi e proteine in più. In termini di sapore, la crescenza è più dolce, mentre lo stracchino è più pungente.
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Valori Nutrizionali Comparati
- Crescenza: 257 Kcal ogni 100 grammi.
- Stracchino: 300 Kcal ogni 100 grammi.
Utilizzo in cucina
Per la sua texture vellutata e il suo gusto delicato, la crescenza viene anche impiegata nelle preparazioni dolci, una su tutte la cheesecake senza cottura, che nella crema prevede l’uso di un formaggio spalmabile. In veste salata spazio a mousse, crostini, panini, bruschette, ma è un’alleata perfetta per mantecare risotti light, adatti alla bella stagione, tipo il risotto con i piselli.
Iniziamo da uno dei più celebri: essere la farcitura di elezione della focaccia di Recco Igp, che nel suo disciplinare cita tra gli ingredienti, oltre a farina di grano tenero, olio extravergine di oliva, acqua, sale, “formaggio fresco a pasta molle, ottenuto da latte vaccino fresco pastorizzato”. La scelta, quindi, è tra crescenza o stracchino, a seconda della ricetta del forno.
Panna e Stracchino a Confronto
Quando parliamo di panna e stracchino messi a confronto stiamo parlando di due prodotti del latte che nel frigo o nelle dispense delle cucine italiane non mancano quasi mai. Prodotti dal latte entrambi, hanno caratteristiche organolettiche, formati, valori nutrizionali e usi differenti, sebbene in alcune ricette possano essere intercambiabili.
La panna, con la sua versatilità, è un ingrediente adatto a legare sapori e profumi, arricchisce di cremosità pasta e creme, e sostiene i fondi di cottura di carne e pesce.
Cominciamo parlando della panna. Conosciuta anche come crema di latte, è un prodotto che nasce dalla lavorazione del latte attraverso tre processi possibili. Esistono infatti: la panna di centrifuga, che si produce come evoca il suo nome, attraverso un processo di centrifugazione del latte ad una velocità elevata e attraverso il quale il grasso del latte viene separato dal resto delle molecole che lo compongono; la panna di affioramento che nasce da un processo per cui il latte viene messo a riposo mentre i grassi si separano spontaneamente dagli altri nutrienti; e, infine, la panna di siero che si ottiene recuperando i grassi che sono presenti nel latte.
Stracchino in Gravidanza
Uno dei dubbi che più frequentemente attanaglia le future mamme è se crescenza e stracchino possono essere consumati in tutta tranquillità durante la gravidanza. Bisogna infatti sapere che i formaggi molli (insieme al pesce affumicato, alla carne, ai salumi e agli ortaggi crudi) potrebbero risultare contaminati dalla Listeria monocytogenes, il batterio che provoca la listeriosi - anche se si tratta di un’eventualità molto rara -.
Per scongiurare ogni rischio è sempre bene sincerarsi che stracchino e crescenza siano stati prodotti con latte pastorizzato (non crudo) e rispettare rigorosamente la catena del freddo. Sono da evitare invece i formaggi erborinati e con muffe (es. Gorgonzola, Brie) mentre i formaggi a pasta dura (come il Parmigiano Reggiano e il Pecorino, potete trovarne un ampio assortimento sull’e-commerce di Artigiano in Fiera, il negozio online dedicato ai migliori prodotti artigianali d’Italia e non solo) non sono soggetti a possibili contaminazioni e si possono mangiare senza problemi.
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