Abitualmente torna di moda la questione dei dolcificanti artificiali, e forse ti sei chiesto se fanno male o se fanno ingrassare anche più dello zucchero. Barrette proteiche, proteine in polvere, prodotti “dietetici”, bibite 0 kcal, alimenti light, sono, nella maggior parte dei casi, presenti nella dieta di chi frequenta la palestra e, soprattutto, di chi vuole dimagrire o stare attento a non assumere troppi zuccheri e calorie. Ma è sicuro consumarli anche ogni giorno? Se i dolcificanti artificiali sono acalorici o hanno poche calorie, possono far ingrassare? E come, se effettivamente non contribuiscono all’eccesso energetico?
Come quasi sempre in nutrizione, la chiave sta nella moderazione e non nell’eliminazione o l’eccesso! Cadere preda di facili giudizi o pregiudizi è sempre facile. Non conviene bere litri e litri di coca cola zero al giorno, anche se non ha calorie e allo stesso modo non conviene neanche privarsi dei dolcificanti artificiali. Se da una parte sono utili per ridurre l’apporto di zuccheri e l’intake energetico, dall’altra un loro abuso non fa bene alla salute.
I Dolcificanti Naturali: Un'Alternativa Più Sicura?
Tra i dolcificanti naturali più conosciuti troviamo eritritolo e stevia, entrambi ampiamente utilizzati come sostituti dello zucchero. Questi dolcificanti hanno un impatto glicemico molto basso, motivo per cui vengono spesso consigliati a chi vuole evitare picchi di zucchero nel sangue.
Eritritolo: Il Dolcificante Naturale Senza Calorie
L’eritritolo è un dolcificante naturale utilizzato come sostituto dello zucchero e si ottiene dalla fermentazione di zuccheri presenti nella frutta. Pur avendo il suo stesso aspetto e il suo stesso sapore, è caratterizzato da un apporto calorico, e nutrizionale, pressoché nullo.
Dal punto di vista chimico l’eritritolo è un polialcol presente in natura nei prodotti di origine vegetale, come frutta o mais, ed estratto industrialmente proprio a partire da zuccheri vegetali sottoposti a processi intensivi di fermentazione batterica in specifici bioreattori. Comunemente indicato in etichetta con la sigla E968, è uno dei dolcificanti naturali preferiti dai consumatori per il suo potere calorico praticamente nullo, pari circa 0,2 Kcal per grammo, nonostante l’elevato potere dolcificante, stimato intorno al 60 - 80% del comune saccarosio.
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«A differenza dello zucchero - spiega la professoressa Paolillo -, oltre a non aggiungere calorie ulteriori a quello che mangiamo o beviamo, ha un indice sia glicemico sia insulinemico piuttosto irrilevante. Questo significa che, nell'immediato, non causa variazioni di glicemia e di insulinemia, i due parametri strettamente correlati al diabete e alla scarsa tolleranza al glucosio. Inoltre, a differenza di altri dolcificanti come la stevia che ha un retrogusto un po' amaro, simile alla liquirizia, l'eritritolo non ha pressoché nessun retrogusto e, anche visivamente, è molto simile allo zucchero.
L’approvazione dell’eritritolo da parte della FDA e dell’Unione Europea si è basata su una serie di studi fatti sia sull'animale sia sull'uomo, in cui è stato stabilito che, quantomeno nel breve termine, è un prodotto sicuro. Ultimamente, però, si stanno cercando di indagare anche gli effetti a lungo termine, in particolare quelli sul sistema cardiovascolare.
In un recente studio pubblicato su Nature Medicine, è stata osservata un’associazione tra elevati livelli circolanti di eritritolo ed un aumentato rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori come morte, infarto miocardico non fatale o ictus, in un periodo di osservazione di tre anni.«È importante non allarmarsi per questo studio - precisa Stefania Paolillo -, e i motivi sono molteplici. Innanzitutto, si tratta di uno studio associativo e non di uno studio causativo: non viene stabilita una relazione di causa-effetto, ma viene semplicemente evidenziata un'associazione tra alti livelli di eritritolo e rischio aumentato di eventi cardiovascolari.
In aggiunta, i soggetti coinvolti nello studio hanno una caratteristica comune da non sottovalutare: sono stati tutti selezionati da centri specialistici in cui si erano recati per un follow up cardiologico. Nel 75% dei casi questi soggetti avevano già una malattia coronarica, nel 70% ipertensione e in quasi il 50% si era già verificato un infarto del miocardio.
«Questi risultati, in ogni caso, non possono essere trasferiti alla popolazione generale sana - spiega la professoressa Paolillo - perché parliamo di due popolazioni completamente differenti. Questo studio rappresenta comunque un buon punto di partenza per effettuare ulteriori studi randomizzati di follow up per capire quale sia il profilo di sicurezza a lungo termine di questi prodotti.
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La Stevia: Un Dolcificante Naturale Dalle Foglie
La stevia, un altro dolcificante naturale, viene estratta dalle foglie della Stevia rebaudiana, una pianta originaria del Sud America. Questo dolcificante è privo di calorie e non altera i livelli di zucchero nel sangue, il che lo rende particolarmente indicato per diabetici e per chi desidera ridurre l'apporto calorico.
Uno dei vantaggi della stevia è il suo potere dolcificante molto superiore a quello dello zucchero: ne basta una piccola quantità per ottenere lo stesso effetto. Tuttavia, può avere un leggero retrogusto amaro, simile alla liquirizia, che potrebbe non piacere a tutti.
Perché Usare i Dolcificanti Naturali?
Quali sono i motivi che hanno determinato un uso sempre maggiore di eritritolo come dolcificante? L'Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di non superare una quantità di zuccheri semplici pari al 10% dell'introito calorico giornaliero.
I dolcificanti naturali, come eritritolo e stevia, offrono diversi vantaggi rispetto ai dolcificanti artificiali, come l'aspartame o il sucralosio. I benefici principali includono:
- Basso impatto glicemico: non causano picchi di zucchero nel sangue, ideali per chi soffre di diabete.
- Assenza di calorie: aiutano a ridurre l’apporto calorico complessivo, favorendo il controllo del peso.
- Proprietà naturali: essendo estratti da piante, sono spesso percepiti come opzioni più sicure per la salute rispetto ai dolcificanti di sintesi.
Inoltre, diversi studi indicano che l'uso moderato di questi dolcificanti non è associato a effetti negativi a lungo termine. Tuttavia, come per ogni cosa, l’equilibrio è fondamentale: anche i dolcificanti naturali devono essere consumati con moderazione.
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Dolcificanti Naturali per Diabetici
Dolcificanti naturali per diabetici, a basso indice glicemico, sono ad esempio la stevia e il tagatosio. Per queste persone, e in relazione agli effetti sopraelencati, potrebbe allora essere meglio il dolcificante naturale?
«In questi casi preferire il dolcificante naturale è sicuramente meglio - conclude la professoressa Paolillo -, a patto che si parli di quantità minime. In commercio si trovano anche dei preparati misti di stevia ed eritritolo che consentono di ridurre le dosi di entrambe le sostanze e di mitigare il retrogusto amaro della stevia.
Dolcificanti Artificiali: Sono Davvero Dannosi?
Oltre ai dolcificanti naturali, esistono anche quelli artificiali come l’aspartame, il sucralosio e la saccarina. Questi edulcoranti sono stati a lungo al centro di dibattiti scientifici riguardo la loro sicurezza. Ad esempio, l'aspartame è stato collegato a una serie di studi che ne mettevano in discussione la sicurezza a lungo termine, ma l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha confermato che, alle dosi consigliate, questi dolcificanti sono sicuri per il consumo umano.
Nella maggior parte dei casi, con le dovute eccezioni, i dolcificanti non hanno alcun valore nutritivo e non apportano energia, ma possono avere un impatto negativo sulla salute poiché influiscono sul metabolismo e sulla produzione di insulina. I dolcificanti artificiali sono composti realizzati in laboratorio, spesso a partire da zuccheri o altre sostanze di origine naturale come alcune erbe.
Tuttavia, molti preferiscono optare per alternative naturali, soprattutto se si cerca di mantenere una dieta più bilanciata e meno dipendente da sostanze artificiali.
Aspartame: Un Caso Particolare
L’aspartame, oggi tra i più diffusi, ricevette la sua prima autorizzazione nel 1974 da parte delle autorità americane (Food and Drug Administration). È uno dei dolcificanti artificiali più usati in assoluto ed è presente in numerosi prodotti alimentari, come bevande dietetiche, merendine, gelati, yogurt, chewing-gum e articoli dietetici. L’aspartame contiene fenilalanina, un aminoacido (un “mattoncino” delle proteine) presente in molti cibi.
Il 14 giugno 2023 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito l’aspartame “possibilmente cancerogeno”, destando non poca preoccupazione nei consumatori abituali. L’OMS ha mantenuto invariato il livello di assunzione giornaliera accettabile (ADI) di aspartame, pari a 40 mg per chilogrammo di peso corporeo. L’aspartame è vietato a quei soggetti affetti da fenilchetonuria, per la presenza di fenilalanina.
Saccarina, Aspartame e Ciclammati: Effetti Indesiderati
La saccarina solitamente può lasciare un retrogusto amaro-metallico sgradevole; sembra inibire la digestione dei glucidi e delle proteine; test condotti su cavie di laboratorio (non esistono dati per l’uomo) hanno evidenziato una correlazione con il cancro della vescica e con lo sviluppo di ascessi cancerosi; sono stati registrati casi di reazione allergica con manifestazioni orticarioidi.
L’aspartame, come già detto, non deve mai essere sottoposto a temperature di cottura, poiché potrebbe generare sostanze dannose per l’alimento; in soggetti predisposti, può scatenare fenomeni pseudo-allergici (nausea, vomito, dolori addominali, edema, eritema periorbitale, orticaria).
I ciclamati in test condotti su cavie di laboratorio (non esistono dati per l’uomo) hanno provocato danni ai testicoli. Pertanto, non essendo stati assolti in fatto di potenzialità cancerogena, sono tutt’ora vietati in alcuni Paesi tra cui gli USA.
Come Scegliere il Dolcificante Giusto?
La scelta del dolcificante dipende dalle proprie esigenze e preferenze personali. Se stai cercando un sostituto dello zucchero che non faccia male alla salute, l’eritritolo e la stevia sono opzioni valide. Entrambi sono dolcificanti naturali, con un basso impatto glicemico e nessuna o poche calorie.
I dolcificanti che non contengono zuccheri non provocano le carie, anche se le bevande contenenti anidride carbonica possono comunque corrodere i denti. Inoltre, usare i dolcificanti come sostituti dello zucchero bianco può essere utile a chi soffre di diabete o ha la glicemia tendenzialmente alta.
Ecco alcuni consigli per scegliere il dolcificante giusto:
- Per chi è diabetico: preferisci dolcificanti a basso indice glicemico come eritritolo o stevia.
- Per chi segue una dieta ipocalorica: sia eritritolo che stevia offrono opzioni senza calorie.
- Per chi cerca una dolcezza naturale: scegli dolcificanti naturali che si avvicinano al gusto dello zucchero, come eritritolo, evitando i retrogusti amari della stevia.
Edulcoranti: Consumare con Cautela
Gli Edulcoranti sono certamente utili come dolcificanti naturali per diabetici e nelle diete dimagranti, ma il loro utilizzo deve sempre avvenire previo parere medico poiché non possono essere consumati con regolarità in sostituzione degli zuccheri naturali. Si definiscono edulcoranti quelle sostanze utilizzate per conferire un sapore dolce agli alimenti o bevande ai quali sono aggiunti. La parola edulcorante, deriva infatti dal latino “dulcor” che significa dolce.
Nell’alimentazione moderna i dolcificanti o gli edulcoranti sono sempre più diffusi e utilizzati. Negli ultimi anni il mercato propone i dolcificanti naturali come validi sostituti acalorici dello zucchero senza i potenziali effetti tossici degli edulcoranti chimici. Ma è realmente così?
Sulla sicurezza degli edulcoranti artificiali, ad oggi, il consenso non è unanime, sebbene l’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza degli Alimenti) si sia espressa dichiarando sicuri i principali edulcoranti artificiali in commercio. Come avviene per la maggior parte degli additivi alimentari, l’abuso può provocare danni all’organismo pertanto è consigliabile non superare la Dose Giornaliera Ammissibile (DGA), cioè la quantità, calcolata in funzione del peso corporeo, che si può assumere quotidianamente per tutta la vita senza rischio per la salute.
Domande Frequenti sui Dolcificanti
In questa sezione rispondiamo ai dubbi e domande più frequenti riguardo i dolcificanti.
Quali Sono i Dolcificanti Cancerogeni?
Attualmente, nessun dolcificante approvato per il consumo nell'Unione Europea o negli Stati Uniti è considerato cancerogeno secondo le autorità di regolamentazione come l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e la Food and Drug Administration (FDA). In passato, l'aspartame e la saccarina sono stati oggetto di studi che sollevavano dubbi sulla loro sicurezza, in particolare per il rischio di cancro. Tuttavia, studi successivi hanno smentito queste preoccupazioni quando consumati nelle dosi raccomandate.
Quali Sono le Controindicazioni dei Dolcificanti?
I dolcificanti, soprattutto quelli artificiali, possono avere alcune controindicazioni se consumati in eccesso:
- Effetti lassativi: polioli come l'eritritolo o lo xilitolo possono causare diarrea o gonfiore intestinale quando consumati in grandi quantità.
- Retrogusto amaro: alcuni dolcificanti naturali, come la stevia, possono lasciare un retrogusto amaro che non piace a tutti.
- Rischio cardiovascolare: recenti studi hanno sollevato dubbi sull'eritritolo e il suo possibile legame con un rischio cardiovascolare aumentato, ma sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire con certezza questo legame.
- Allergie o intolleranze: in rare occasioni, alcuni individui possono sviluppare reazioni allergiche a dolcificanti artificiali o polioli.
Qual È il Dolcificante Più Sano?
Tra i dolcificanti naturali, la stevia è spesso considerata una delle opzioni più sane. Derivata dalla pianta Stevia rebaudiana, la stevia è completamente naturale, priva di calorie, e non ha effetti sulla glicemia, rendendola particolarmente indicata per chi soffre di diabete o segue una dieta ipocalorica. A differenza di molti dolcificanti artificiali, la stevia non ha retrogusti artificiali e presenta un potere dolcificante molto elevato.
Controindicazioni e Cautela
Sebbene l’idea di sostituire lo zucchero con dolcificanti sia allettante per molti, è importante ricordare che l’equilibrio è la chiave. Usare dolcificanti naturali come eritritolo e stevia può essere una scelta sana, ma è sempre bene non esagerare.
In attesa di ulteriori ricerche che stabiliscano gli effetti a lungo termine come dobbiamo comportarci con l’utilizzo dell’eritritolo? Lo possiamo consumare senza timori, preferendolo allo zucchero?
«A mio avviso quello che bisogna fare è avere una dieta più variegata possibile, che comprenda tutte le tipologie di alimenti, limitando il consumo non solo di zucchero, ma anche di qualunque dolcificante. Dovremmo essere sempre più consapevoli che, nonostante il gusto sia importante, questo può anche essere modificato. Ad esempio, ci si può abituare a prendere caffè e il tè amari o a preparare i dolci senza zucchero, limitando anche l'uso dei dolcificanti, visto che non ne conosciamo ancora precisamente gli effetti a lungo termine. Per i cibi già addizionati è più difficile controllarne l’assunzione perché spesso la quantità di queste sostanze non è riportata sulle etichette degli alimenti».
«Alla lunga il consumo di zucchero - ricorda ancora Paolillo - ha sicuramente degli effetti sulla glicemia, sull'aumento di peso e sull'obesità, tutti elementi che aumentano il rischio cardiovascolare e di altre malattie. Per questo lo zucchero va evitato o limitato al massimo, soprattutto nei soggetti più a rischio».
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